Piacere, Pepper! A Genova arriva un insegnante di sostegno robot

Piacere, Pepper! A Genova arriva un insegnante di sostegno robot

A Genova è arrivato un insegnante di sostegno che, per così dire, è difficile non notare. La sua specialità? È un robot. 

Lo strano insegnante “di sostegno” è stato “assunto” con lo specifico obiettivo di aiutare i ragazzi in difficoltà, in particolare bambini ucraini arrivati nel nostro Paese dopo l’inizio della guerra.

L’idea è nata dal professor Carmine Recchiuo, insieme al professor Antonio Sgorbissa e a un gruppo di giovani colleghi del Dibris, il dipartimento di Informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi dell’ateneo genovese che, dopo aver notato le difficoltà di integrazione di due bambini ucraini appena arrivati nelle nuove classi del capoluogo ligure, hanno dato vita allo speciale insegnante. 

 “Pepper”, questo è il suo nome, è un robot umanoide in grado di adeguare il proprio comportamento alla persona che ha di fronte grazie all’intelligenza artificiale sviluppata nei laboratori del Dibris.

Prima di diventare insegnante, Pepper vantava già un curriculum non da poco: le sue prime interazioni, infatti, erano state fare compagnia agli anziani ospiti delle case di cura Advinia HealthCare, in Inghilterra, e nella rete di residenze Hisuisui, in Giappone. E solo recentemente Pepper è stato poi messo alla prova anche con i più piccoli. 

Ma prima di un “contratto” vero e proprio e di una permanenza duratura tra i banchi, anche il robot- insegnante ha dovuto fare la sua gavetta, ed è stato “testato” per tre mesi su 300 alunni di prima e seconda media del Parini-Merello di Genova. Gli incontri sono avvenuti nell’aula di informatica dove a turni di mezz’ora il robot ha interagito con quattro studenti alla volta.



No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.