Pagare per rimanere informati? Questo l’obiettivo di Post.news, nuovo social basato su micropagamenti

Pagare per rimanere informati? Questo l’obiettivo di Post.news, nuovo social basato su micropagamenti

Ѐ arrivato un nuovo social, e ha ambizioni molto grandi. Si chiama Post.news e già dal nome si può intuire in cosa si vuole specializzare, cioè nel mondo dell’informazione. Ma è come vuole farlo che è una novità assoluta nel mondo dei social media: facendo pagare agli utenti le singole notizie. 

 

La piattaforma, “per persone reali, notizie reali e conversazioni civili”, è stata ideata dall’ex CEO dell’app di navigazione satellitare Waze Noam Bardin e, come anticipato, vuole costruire un business attorno ai micropagamenti per le notizie. “Vogliamo permettervi di leggere le notizie premium di più editori”, ha dichiarato Bardin in un post sul suo profilo. 

 

Per ora questo intento non è ancora decollato, ma al momento sulla piattaforma è sbarcato un gigante dell’informazione quale Reuters: l’agenzia di stampa britannica è per adesso l’unico editore con contenuti in “vendita”, che invita gli utenti a leggere i suoi articoli utilizzando dei “punti”. L’idea potrebbe anche funzionare ma ci si chiede per ora se effettivamente ci sia stato qualche acquirente: Reuters infatti pubblica tutti i suoi articoli su Post.News, ma contemporaneamente questi sono gratuiti sul suo sito. Ѐ difficile intuire perchè qualcuno dovrebbe pagare per leggerli semplicemente su una piattaforma diversa!

 

Ma guardando un po’ più alla visione generale della nuova piattaforma, l’idea di fondo è di consentire agli utenti di pagare con micropagamenti per i singoli articoli su Post, senza acquistare un giornale intero. C’è poi di più: il concetto di “like” è stato convertito in quello di “mancia”. In ogni contenuto di Post, infatti, c’è un piccolo segno di dollaro per lasciare una mancia. L’idea è che l’utente, di fronte a un contenuto che ritiene interessante, dica: “Questo contenuto mi è piaciuto. Ecco un dollaro”. Cosa che si allontana molto dall’ attuale concezione dei social dove ogni azione è gratuita. 

 

In ogni caso, se volete provare a navigare su Post, una volta iscritti, riceverete 50 punti gratuiti. Quando poi si desideri acquistare altri punti, è possibile farlo con una carta di credito. Nelle FAQ di Post si legge che ogni punto equivale a 0,01 dollari e che “i punti acquistati saranno utilizzati per sostenere i creatori e i contenuti di vostra scelta e per consentire il funzionamento della piattaforma Post”.

 

Per concludere: si tratta di un sistema che potrebbe aiutare a supportare editor e creators di tutto il mondo con un pagamento diretto o di una visione impossibile da realizzare? Per ora è difficile dirlo, ma l’esperimento incuriosisce e stimola sicuramente il dibattito. 



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