05 Mag Il Robot chirurgo
Gli scienziati del MIT hanno sviluppato un nuovo tipo di cerotto che verrà utilizzato per suturare le ferite interne. Qualcosa di per sé di innovativo, ma la vera tecnologia consiste nel modo in cui questo cerotto verrà applicato.
A posizionarlo, infatti, sarà un chirurgo-robot e non un membro del personale sanitario, attraverso un’operazione chirurgica quasi per nulla invasiva.
Questo tipo di cerotto permette di suturare le lacerazioni dei tessuti in maniera più sicura ed efficiente rispetto a quello che è possibile fare oggi con la sola attività umana e rappresenta l’ennesimo esempio di come la tecnologia possa venire incontro all’uomo e migliorare la qualità della sua vita.
Negli ultimi anni, infatti, la robotica medica sta facendo passi da gigante. E se è ancora lontana l’idea di sostituire il personale sanitario interamente con macchine e tecnologia, è sicuramente interessante lo sviluppo e la crescita che alcuni macchinari e la cooperazione uomo-robot possono apportare alla salute dell’essere umano.
Tra i nuovi medici-robot, troviamo il da Vinci Xi, che oltre all’attività operatoria guidata e sorvegliata da un chirurgo in carne ed ossa, garantisce una riduzione della degenza, del dolore post operatorio e dei tempi di recupero.
Per quanto riguarda la riabilitazione, l’utilizzo di robot-fisioterapisti aiuta persone con disabilità permanenti o momentanee attraverso l’uso di esoscheletri e altri sistemi robotici progettati per la rieducazione degli arti. Sempre più innovativa e funzionale, la riabilitazione robotica permette di riportare ad un buon livello di mobilità chi ha perso l’uso di gambe, mani o braccia. Ancora in fase sperimentale, invece, alcuni prototipi di guanto robot consentirebbero di recuperare le funzionalità della mano a persone colpite da ictus.
L’altro aspetto fondamentale della robotica, riguarda quello di “lettura del futuro”. Alcuni dispositivi tecnologici, infatti, aiutano nella parte di diagnosi e di prevenzione, fondamentale per la lotta a numerose malattie.
Guang-Zhong Yang, fondatore di Science Robotics e co-fondatore dell’Hamlyn Centre for Robotic Surgery, ha raccontato che “Ormai si progettano robot con braccia del diametro di un capello, capaci di vedere dentro e sotto gli organi, in grado di esaminare cellule senza più bisogno di biopsie, in modo da ottenere diagnosi sempre più precoci”.
La robotica sanitaria, così come la robotica utilizzata nelle aziende e in generale nel nostro quotidiano, è sulla strada per garantire una qualità di vita migliore e supportarci in numerosi ambiti. Affiancata all’uomo, con il tempo e la ricerca costante, può essere non solo di supporto, ma anche risolutiva per numerose situazioni complesse e delicate.
https://www.focus.it/tecnologia/innovazione/un-nuovo-cerotto-per-il-chirurgo-robot
5 maggio 2021
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